Domani sarà un giorno... Nuovo

 È stato Facebook a ricordarmi che tanti anni fa avevo aperto questo blog. Esattamente correva l'anno 2007 ma l'ho cancellato e archiviato tante volte, perché si sa, noi donne siamo volubili... Ma io sono anche un po' svitata. Così l'ho archiviato anche nel 2012 anno in cui sono rimasta incinta per la seconda volta e se già con un bimbo non riuscivo a gestirmi figuriamoci con due. Ma quando nel 2016 ho creato la mia pagina autore Fb perché andava di moda farlo e perché secondo le statistiche (non vere, lasciatemelo dire o per lo meno non lo sono con me) mi avrebbe aiutata a far conoscere i miei romanzi, ho collegato questo blog fantasma alla pagina e quando lo stesso fb mi ha regalato una promo sulla pagina mi ha ricordato che a volte i fantasmi continuano a camminare sulla terra. E così in un lampo di genio, cosa che mi contraddistingue raramente dal resto della popolazione mondiale, ho deciso di rimetterlo in vita. Così per distrarmi, per raccontare, non so cosa esattamente, ma racconterò. Per esempio oggi è stata una giornata entusiasmante sotto tanti punti di vista. Come molti, o forse nessuno, sanno ho intrapreso una delle cose più difficili per un genitore che non è mettere al mondo un figlio ma educarli, dargli gli strumenti per essere una persona buona in questo mondo a dir poco... Discutibile.
Quindi mi sto dedicando all'Homeschooling, istruzione parentale per chi non lo conoscesse, e oggi abbiamo studiato inglese e francese. Sono brava, (mivanto da sola) , e chi lo avrebbe mai detto? Io che insegno... Ma è una vita che sto dietro ai miei bambini... O sono una manciata di anni che sembrano secoli.
Noah il maggiore di quasi 12 anni ha un carattere che ricorda le tempeste o la calma dopo la tempesta... Ancora devo capirlo. Ma è la mia ancora, colui che ha dato a questa signora che scrive, la capacità di cadere ma di rialzarsi senza vergognarsi perché succede. Il suo sorriso vale tutte le cadute. 
Luna la mia secondogenita, sembra venuta fuori da una favola, di quelle belle, di quelle che hanno la pervenza di un sogno indimenticabile. Per loro sono disposta anche a mettermi in gioco come insegnante e a fare rinunce continuamente. Non perché io sia piena di spirito di sacrificio, assolutamente, ma perché credo che se ti hanno fatto un regalo tanto speciale, allora è meglio prendersene cura per bene. Non so chi mi abbia dato il privilegio di essere madre, tanto meno moglie, ma sono certa che la risposta non mi serve per forza scriverla o chiamarla con un nome preciso, siete d'accordo Con me?
Vi lascio, magari domani vi racconterò qualcos'altro e chissà magari voi mi risponderete. 
Au revoir

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