Gogol', anima d'artista

 





" Chi racchiude in sé del talento deve avere l'anima più pura di ogni altro. A un altro molto si perdona, ma a lui non si perdonerà ". 

Erroneamente si pensa che il talento sia sinonimo di fama, che la bravura sia quantificata dai soldi, che l'arte sia tutto ciò che è commerciale. Per chiarirsi le idee in merito al significato di queste parole (talento, bravura, arte) è sufficiente leggere uno de I racconti di Pietroburgo di Gogol' , in particolare "Il ritratto" . 

Nato il primo Aprile del 1809, Nicola Vasil'evic Gogol', si distinse fra gli scrittori del suo tempo, considerandosi lui stesso un maestro di vita, un profeta. Lo si intuisce dalla sua sintassi che non segue la lingua codificata, e si arricchisce dei piu vari e inesplorati spessori linguistici, distinguendosi dalla massa, diventando senza dubbio, oggi, uno dei miei autori guida.

In lui si ritrova l'anima dell'artista, in grado di utilizzare le parole come il colore sulla tavolozza, in lui si percepiscono i sentimenti di inquietudine e paura che bloccano il volersi mostrare o atresì la paura  che segue l'essersi già mostrato al pubblico.

Gogol' coglie le sfumature nascoste all'occhio umano, e le rende chiare attraverso le sue descrizioni, i dialoghi, le emozioni. 

"Sta attento a non diventare un pittore alla moda" si legge ne Il ritratto, una frase che destabilizza chi oggi ritiene che l'essere alla moda ed emulare gli altri, sia la chiave per il successo. Ma non ha lo stesso effetto su chi racchiude un'anima simile a quella di Gogol' o di Cartkóv, protagonista della prima parte del racconto. 

Il vero artista si distingue e non crea per fama o soldi, ma per "mostrare" a chi, questo talento non lo possiede, un'altra visuale, opposta a quella che comunemente ci si ritrova davanti agli occhi. 

Gogol' riporta nero su bianco, ciò che il pittore riesce a fare tramite i colori, mescolando, confondendo, schiarendo e occultando. Il risultato della sua narrazione è un dipinto perfetto, fatto di parole. 

Questa fantasia, che è il baluardo di un periodo artistico significativo per l'intera Europa prima dei due conflitti mondiali, è una ricchezza a cui attingere oggigiorno, senza alcun dubbio. Braccato da un lato dalle critiche che stroncavano il suo lavoro, e dall'altro da chi lo osannava, alimentando la sua "vocazione", Gogol' ritrovò ragione d'essere riconoscendo la sua anima d'artista e non di semplice narratore, rifiutando "d'essere alla moda" e lasciando che fossero gli altri a crogiolarsi in fama passeggera. 

Poiché la sua anima è pura, gli si perdona tutto, e a noi posteri è lasciato il compito di assaporare la sua bravura inconfondibile.

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Racconti di Pietroburgo

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