Tre buoni motivi per leggere La bicicletta nera di Stefania P. Nosnan

 Un martedì perfetto inizia con una recensione perfetta e un buon caffè.

Perfetta non perché l'abbia scritta io, ma perché cade a fagiolo in un momento in cui la lettura mi sta regalando davvero tantissimo.

Ero in super ritardo con la lettura di questo romanzo, perché era da tempo nella mia libreria autografato dall'autrice!

Esatto! Questa è una cosa per me molto bella: ho diversi libri con autografi e non me ne separerei mai, perché immagino la penna che verga il nome di chi ha lasciato fra le righe di queste pagine un pochino o forse molto di sé, non è dato sapere al lettore. 

Quello che gli resta nelle mani è un romanzo ricco di sentimenti e di storia, come in questo caso.

Premetto che ho un debole per tutto ciò che riguarda la Seconda Guerra Mondiale, perché ho ascoltato mille e più volte i racconti della mia  bisnonna e mi sono sempre ritenuta fortunata a essere nata dopo tanto dolore. Tuttavia quello che ci ha preceduti ha permesso a noi di essere quello che siamo oggi.

Stefania P. Nosnan tratta questo tema con garbo, senza troppi fronzoli, assicurandosi che il suo messaggio arrivi dritto al cuore.

La storia di Emma e Umberto si intreccia all'orrore degli anni della guerra con estrema naturalezza conferendo a tutta la narrazione veridicità e compostezza. Avendo ascoltato dalle labbra di chi  aveva vissuto sulla propria pelle il conflitto, non ho potuto che essere lieta che qualcun altro raccontasse quelle storie, molto simili fra chi c'era in quel tempo, non tralasciando il fattore amore.

È questo il filo conduttore che spinge i due protagonisti a cercare in ogni modo di sopravvivere, non vi dirò se c'è la faranno o meno, ma vi posso assicurare che io non ho potuto fermare quella lacrima che è scesa spontanea.

Una lacrima di gratitudine per questa vicenda, in parte vera e molta altra romanzata dall'autrice, abilmente, che mi ha chiarito quanta fortuna abbracci adesso me e i miei figli.

Nella foto trovate tre motivi per leggerlo e io vi auguro tante buone letture sperando di avervi tenuto compagnia e che il mio consiglio di oggi vi sia piaciuto. 

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La bicicletta nera